Con l’emergenza Covid-19 meno attenzione alla privacy e alla sicurezza dati
Fonte: Il sole 24 ore
Secondo Kaspersky, l’esperto di cybersecurity, passata l’emergenza, i Governi potrebbero non volere rinunciare ai dati acquisiti tramite le app di tracciamento….
Inoltre, il settore ospedaliero e medico in generale è da tempo nel mirino dei criminali informatici che lo tempestano con attacchi ransomware, usando dei malware che criptano tutti i dati informatici in modo da bloccare l’operatività di medici e infermieri fino a quando non sarà pagato un riscatto. In caso di strutture private, spesso il bersaglio cede e paga per ridurre al minimo i rischi per chi è ricoverato. Ma se questa è una pratica già odiosa e meschina in tempi normali, la sua gravità cresce a dismisura durante una pandemia, con gli ospedali già in difficoltà che devono letteralmente fare i salti mortali per star dietro alle emergenze. “Emblematica” – dice Costin Raiu – è stata la situazione dell’ospedale centrale di Brno, in Repubblica Ceca, che è stato attaccato e completamente bloccato a metà marzo proprio nelle fasi iniziali di contrasto all’epidemia.” Adesso, secondo Kaspersky, chi si è dedicato al crimine informatico a spese degli ospedali pensando di fare “roba da poco” rischia di vedersi correre dietro tutte le polizie del mondo. E dopo il ransomware, anche il “normale” furto di dati potrebbe vedere una escalation di attenzione da parte delle forze dell’ordine se si tratta di informazioni relative alla pandemia…
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